martedì 3 aprile 2012

Presentazione "Il Giallo e l'Azzurro". Introduzione di Guglielmo Pacetto


Buona sera a tutti, prima di iniziare ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo momento a partire dalla magnifica location che ci ospita “galleria  Dir Arte” di Francesco di rosolini ed ovviamente il giornale “il clandestino” , periodico che è ormai divenuto un punto fermo per l’informazione in provincia sempre attento a tutto ciò che rappresenta cultura e stimoli positivi e propositivi per il nostro territorio.
Ringrazio tutta la stampa presente e passo subito a presentarvi i correlatori di questo evento:
·        Per iniziare è un onore per me introdurre il noto attore e regista Giorgio Sparacino, direttore della compagnia teatrale “Utopia” che ha messo in scena nel corso della sua attività opere impegnative come “il temporale” di Strindberg, l’adattamento teatrale del “processo e morte di socrate”, nonché “il consiglio d’Egitto” di Leonardo Sciascia. Sparacino da anni è impegnato nell’ambito culturale interessandosi di arte, poesia e letteratura;
·        Raffinata penna, iscritta all’ordine dei giornalisti della Regione Sicilia, laureata in scienze giuridiche presso l’Università di Catania, collaboratrice presso I Quaderni de l’Ora, il trimestrale d’arte Boemien,riviste giuridiche quali Alta Lex e Filo Diritto, nonché redattore di vari progetti tra cui Modica Info ed attualmente Antimafia 2000, il Clandestino con permesso di soggiorno, Italia notizie,  sono lieto di presentarvi Angela Allegria;
·        un amico e compagno di sventure universitarie, praticante forense e collaboratore de il Clandestino, profondo conoscitore di musica e letteratura, poeta ed appassionato di cultura lusitana, nel 2010 ha presentato - presso il centro studi feliciano rossitto di Ragusa - il primo romanzo di gaetano celestre “bagni achei”, collaborando insieme a giorgio sparacino ed al giornalista Giuseppe Nativo, Giovanni Denaro.
Ma veniamo a Gaetano Celestre, amico di lunga data, mio collaboratore al blog Post Scriptum assieme a Michele e Daniele Paolino, Chiara Padua e Irene Tumino, Giuseppe Causarano; Post Scriptum è un progetto nato da un’idea mia e di Michele Paolino, volto ad offrire un punto di vista più culturale che giornalistico sulle “cose del mondo”.
Il tentativo è quello di aprire uno spazio di discussione e riflessione su argomenti che svariano da sport e  televisione, sino alla letteratura, passando per la musica; immaginatelo come un comune posto di ritrovo, un bar, un centro culturale, un luogo dove parlare del più e del meno di fronte a una birra o ad un caffè, un punto di ritrovo su una piattaforma virtuale senza alcuna pretesa giornalistica ma che vuole fare della trasversalità il suo tratto distintivo: la nostra idea è che la notizia vada al di là della semplice cronaca dei fatti e aggiunga un qualcosa di nuovo, riscritto e reinterpretato da chi la notizia l’ha già letta, come suggerisce la locuzione latina a cui ci siamo ispirati nella scelta del nome del blog.
La sezione romana dello Staff di Post Scriptum, impossibilitata a presenziare questa sera, ha voluto comunque inviare un suo messaggio d’auguri che vi leggo:
È con grande piacere che oggi raccogliamo l’invito dell’amico e collaboratore Gaetano Celestre, ringraziandolo per lo spazio che ci ha riservato in un giorno che appartiene al suo ottimo lavoro: Gaetano è un  giovane scrittore che spesso ha riempito le pagine del blog con la sua bravura contribuendo al successo che registriamo di mese in mese in meno di un anno di attività.
Abbiamo avuto modo di leggere e apprezzare prima Bagni Achei e poi Il Giallo e L’Azzurro che ci hanno consegnato alla memoria l’idea, da noi condivisa su Post Scriptum, che la sicilianità sia un modo di vivere ed interpretare la vita piuttosto che una caratteristica geografica e campanilistica.
Rubo qualche momento – dice Michele Paolino – nel ringraziare ancora Gaetano per aver scritto ne Il Giallo e L’azzurro uno dei passaggi descrittivi più belli che abbia mai letto sul paesaggio siciliano che a 900Km di distanza fa sentire forte la sua mancanza.
In questi mesi abbiamo avuto modo di recensire ed intervistare il nostro autore e collaboratore anche sul blog proprio in occasione dell’uscita del suo secondo romanzo “Il Giallo e l’Azzurro” , romanzo dalle atmosfere noir che sottendono in realtà ad echi borgesiani e sciasciani. Piero Menardo e Carmelo Passatempo sono due improvvisati investigatori che si trovano ad essere ingaggiati per risolvere un complesso caso di rapimento felino, nelle stesse ore un vero delitto si consuma a breve distanza e ne è  vittima il famoso anchorman localissimo Salvatore Lestrigone, le modalità dell’omicidio sono particolarmente cruente, il cadavere viene rinvenuto col ventre squarciato dalla spada di uno xiphias gladius, ovvero il comune pesce spada del mediterraneo.
In un intreccio di ironia, sarcasmo e di quel cinismo che è tratto tipico dei siciliani, il racconto  si rivela piacevole ed interessante, il noir appare solo una sfumatura di colore volta a nascondere una pungente critica sociale e politica, finalizzata a rappresentare una frequente incapacità degli inquirenti ufficiali della nostra quotidiana cronaca nera, come anche lo stato morboso e superficiale in cui versa la televisione odierna e più in generale alcuni aspetti della società odierna.
Senza ulteriori indugi, vi lascio adesso alle parole del romanzo interpretate dal maestro Giorgio Sparacino che renderanno ben più chiaramente quanto fin qui detto.

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